Esattamente 140 anni fa, il 15 febbraio 1877, nasceva a Parigi – ultimo di cinque figli – Louis Renault, che avrebbe legato per sempre il proprio cognome all’industria automobilistica, fondata coi suoi fratelli ancora giovanissimo (ad appena 22 anni) nel 1899
Ha stoffa per l’auto. La sua famiglia è un agiatissimo nucleo della borghesia (il padre commercia in tessuti), il che non impedisce al giovane Louis – dal carattere solitario e taciturno – di concentrare altrove i propri interessi: ama la meccanica e, più in generale, la creatività applicata alla tecnica: a soli dieci anni crea una macchina fotografica. Bocciato all’esame di ammissione all’École Centrale dopo il liceo, passa molto del suo tempo nell’officina di Leon Serpollet, che costruisce vetture a vapore. Nel 1898, dopo avere brevettato una trasmissione ad albero cardanico con un cambio a tre marce, trasforma in quadriciclo un triciclo De Dion. Il 25 febbraio 1899 i fratelli Renault (Marcel e Fernand: Louis, curiosamente, non compare nell’atto di costituzione della società) inaugurano a Billancourt, nella banlieue parigina, la Renault Frères, azienda per la costruzione di automobili: la Type A (della quale di fatto l’anno precedente Louis aveva già costruito artigianalmente un prototipo nel cortile di casa) impiega un motore De Dion abbinato alla trasmissione ideata proprio da Louis.
Successi e tragedie. Come spesso accade negli anni pionieristici dell’automobile, le Renault vengono impiegate in numerose competizioni a scopo promozionale e Louis figura bene anche come pilota: vince la Parigi-Tronville nel 1899, la Parigi-Ostenda e la Parigi-Rambouillet; è in una di queste gare, la Parigi-Madrid, che nel 1904 trova la morte il fratello Marcel. La piccola fabbrica di Billancourt inizia a ingrandirsi a dismisura grazie ai soldi che Louis ottiene come risarcimento dopo avere vinto la causa contro un’azienda, la Cotterau, che aveva “copiato” il suo cambio. Oltre alle auto, vanno presto in produzione autocarri e pullman. Nel 1908 scompare, per una malattia, anche Fernand e Louis resta solo alla guida della società, oramai la più grande della Francia: due terzi dei taxi parigini sono marcati Renault. Prima che scoppi la Grande Guerra gli addetti sono cinquemila.
L’arresto e la fine. Dopo il conflitto, durante il quale la Renault produce materiale bellico, Louis è insignito della Legion d’Onore. Negli anni 20 si accentuano il carattere a ciclo completo dell’azienda (che realizza cioè tutto “in casa”, senza fornitori esterni) e la rivalità con André Citroën, entrato a gamba tesa nel mondo dell’auto molto più avanti, nel 1919. Il collaborazionismo di Louis coi nazisti durante la Seconda guerra mondiale gli costerà l’arresto il 23 settembre 1944; morirà un mese dopo, prima ancora che inizi il processo a suo carico. Il 1° gennaio 1945 la Renault diventa un’azienda di Stato.